Contenzioso tributario

Studio Bocca a Milano, Roma e Napoli ti affianca in caso di contenzioso tributario

Contenzioso tributario

Studio Bocca offre ai propri clienti di Milano, Roma e Napoli, che siano società, privati o liberi professionisti, assistenza, rappresentanza e consulenza complete per ogni procedura di contenzioso tributario.

Il servizio è affidato a esperti del settore, qualificati e costantemente aggiornati sulla normativa in materia, nella prospettiva di una rapida soluzione della controversia.

È garantito sostegno professionale e supporto tecnico, per tutti quei casi in cui il contribuente ritiene che l’atto mandato dall’Amministrazione finanziaria non sia fondato o legittimo, considerando avvisi di liquidazione o accertamento e cartelle esattoriali.

Mediante ricorso alla Commissione tributaria provinciale (o regionale in secondo grado) è infatti possibile richiederne l’annullamento totale o parziale. L’importante è rivolgersi a personale competente, che segua le diverse procedure amministrative e legali richieste.

Contenzioso tributario: dalla parte del contribuente

La disciplina che norma fasi e strumenti del contenzioso tributario è estremamente complicata e interessata da continue novità, come conferma la recente introduzione del processo tributario telematico riguardante il deposito degli atti processuali. Difficile per il cittadino comune districarsi in questo “mare magnum” di regole e burocrazie, dove la tempestività rimane un elemento essenziale all’esito positivo della pratica.

Grazie all’esperienza pluriennale dello Studio Bocca e al suo team di specialisti, il contribuente tutela i propri diritti, adempiendo con precisione a tutti i gradi del processo tributario, dalla richiesta di riesame alla mediazione, fino all’impugnazione vera e propria dell’atto, con eventuale ricorso in appello.

Avverso gli atti emanati dall’Amministrazione Finanziaria dagli agenti di riscossione, quali avvisi di accertamento o cartelle, per i quali dovessero insorgere controversie di natura fiscale, il contribuente può radicare, tramite professionisti abilitati, il contenzioso tributario quale strumento atto a dirimere e definire le contestazioni elevate. Infatti, a seguito di accessi, controlli o verifiche operate dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza, l’Amministrazione finanziaria emette atti amministrativi che a loro volta possono essere impugnati dal contribuente, se ritenuti non corretti.

Si viene quindi a radicare il contenzioso tributario attraverso varie fattispecie quali:

  • Richiesta di riesame in regime di autotutela, laddove vengano ravvisati irregolarità nella contestazione elevata al contribuente da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’Ufficio può procedere alla rettifica o all’annullamento dell’atto con una procedura di autocorrezione, dietro apposita istanza promossa dal contribuente
  • Accertamento con adesione, questo strumento consente al contribuente di definire le imposte dovute direttamente con gli Uffici ed evitare, in tal modo, l’insorgere di una lite tributaria tramite un contraddittorio, a seguito di una contestazione dell’Ufficio. Si tratta, in estrema sintesi di un accordo preventivo rispetto al contenzioso
  • Mediazione tributaria, si tratta di uno strumento deflativo, di recente istituzione, del contenzioso tributario per prevenire ed evitare le controversie di valore non superiore a 20.000 euro e relative ad atti emessi dall’Agenzia delle Entrate, che possono essere risolte preventivamente tra contribuente e Ufficio senza ricorrere alle Commissioni tributarie.

La mediazione riguarda le controversie che emergono da:

  • Avvisi di accertamento;
  • Avvisi di liquidazione;
  • Ruoli e cartelle esattoriali:
  • Atti emanati dalla Agenzia delle Entrate, impugnabili innanzi alle Commissioni tributarie
  • Ricorso Tributario, nel caso in cui i precedenti strumenti non portassero ad una definizione bonaria del contenzioso, il contribuente avrà la possibilità di radicare, tramite professionisti abilitati, il contenzioso innanzi alle competenti commissioni tributarie.

Per tutte le liti tributarie esistono due gradi di giudizio di merito:

  • In primo grado, dinanzi alla Commissione tributaria provinciale competente per territorio
  • In appello, precisamente dinanzi alla Commissione tributaria regionale, è possibile poter proporre una impugnazione per le sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciale
  • Contro le sentenze della Commissione tributaria regionale è possibile ricorrere per Cassazione.

Il nostro Studio è in grado di assistere il contribuente al fine di tutelare i propri diritti attuando le idonee difese nelle competenti sedi, predisponendo altresì i ricorsi da depositare alle Commissioni tributarie, piuttosto che predisporre memorie e documenti integrativi, adempiendo quindi a tutte le formalità burocratiche inerenti. Assicuriamo sempre il confronto e la condivisione dell’assistito il cui ruolo è ritenuto essenziale soprattutto nella individuazione e nella selezione della documentazione probatoria.

Studio Maurizio Bocca - Commercialisti - Revisori contabili - Avvocati

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